Avvisi dal 18 al 25 giugno 2023

 Dom 18 - a Rebbio: “REBBIO IN FESTA”

- a Camerlata, ore 11: commissione liturgica allargata.

Mer 21 – via Salvadonica, ore 21: “Concerti d’estate” della Banda di Rebbio.

Gio 22 – oratorio di Rebbio, ore 16: incontro Gruppo Anziani, a cui segue uscita per la pizza (dare conferma alle animatrici).

Ven 23 – allo stadio Sinigaglia di Como: “Meeting cittadino dei Grest”.

Dom 25 – “Giornata per la carità del Papa”

- a Camerlata, ore 10: S. Messa presieduta da don Roberto Stimamiglio.

- a Rebbio, ore 10: S. Messa e Battesimo di Annarita Tedeschi.

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Oratorio di Rebbio - 24 e 25 giugno 2023

“Uniamo i puntini…”

… per tracciare la mappa solidale dei passaggi sicuri 

per le persone in movimento 

che sappia unire le associazioni e gli attivisti

che vivono quotidianamente e popolano quei tratti di rotta 

che collegano Afghanistan e Germania, passando per Trieste; 

l’Eritrea alla Francia attraverso Roma e Ventimiglia; 

il Sudan al Nord Europa, oltre il Mediterraneo e le montagne di Oulx; 

il Pakistan alla Germania, incontrando Como.

Secondo momento di incontro tra gli operatori di associazioni e gruppi che dedicano il proprio impegno alle persone in movimento. 

da Sabato 24 ore 10.00 per la registrazione, a Domenica 25 ore 14.00

Baobab Experience

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C’è ancora fede, oggi?

Dialogo con Cristo

    Gesù ci pone una domanda che non può lasciarci tranquilli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà ancora la fede sulla terra?» (Lc 18, 8). Tale domanda si fa ancora più insistente, ma anche più precisa per ciascuno di noi, quando il Risorto domanda a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami Tu?» (Gv 21, 16). Gesù mi pone, dunque, questa domanda: c’è ancora fede sulla terra, cioè, tu mi vuoi bene? È sotto gli occhi di tutti come, nella nostra società occidentale, la fede sia conosciuta, amata, scelta, da un numero sempre più ridotto di persone. Verrebbe, allora, da rispondere: «Sì, di fede sulla terra ce n’è ancora, ma sempre di meno, e chissà fino a quando…».

     Non posso, però, rifugiarmi in questa, pur realistica e amara, constatazione. Gesù mi pone una domanda più radicale: «Tu mi conosci? Ti interessa diventare sempre più mio amico? Lo sai che la tua vita, vissuta insieme a me, può essere lieta, imparando a gioire, con gratitudine, delle cose belle, e imparando a portare con speranza i dolori della vita? Con me puoi scoprire che la vita tua e di tutti non finisce nel nulla, ma nella gioia». La mia risposta, allora, è affermativa: «Sì, c’è ancora fede sulla terra, perché per me è possibile incontrare la persona di Gesù, innanzitutto nella vita autentica – non perfetta, certo, ma reale – della Chiesa». Penso a chi dona il proprio tempo tramite le varie attività della parrocchia, educando giovani, accompagnando adulti e anziani. Penso a tanti amici che, nell’ordinarietà della loro vita, testimoniano che la strada dell’incontro con Dio si costruisce nel quotidiano: nel proprio lavoro, spesso impegnativo e drammatico, nella vita familiare, con le sue gioie e le sue fatiche, e nel valutare, anche con sofferenza, le notizie di attualità, vicine e lontane. Sono io allora che ti domando, Signore: «Credo, aiutami nella mia incredulità!» (Mc 9, 24).

Giuseppe Botturi


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