Racconto di Natale: Lo chiamavano il Binda

 NATALE 1966

Uno di quei NATALI che non scorderò mai.

Erano le dieci di un gelido mattino, un leggero strato di neve ricopriva le strade,

uscendo da casa per recarmi alla funzione, mi colpì la figura di un uomo oltre la strada,

era seduto e rannicchiato su un gradino, mi avvicinai e lo riconobbi.

Lo chiamavano il BINDA

era usuale per lui questo comportamento, dormiva e viveva per strada, girovagando solitario.

Quel giorno aveva i ghiaccioli su baffi e ciglia, chiesi se volesse qualcosa! Volevo aiutarlo.

Lui mi sorrise, e disse se potevo dargli un bacio in fronte.

Mi ricorderebbe quello

che mia MADRE mi dava a NATALE.

Lo sentii fratello, mi abbassai, lo abbracciai, e lo baciai.

Nel mio cuore sentii una gran gioia, un calore immenso.

Egli mi sorrise. Grazie, mi disse, Te ne sarò sempre grato.

Andai alla messa, Al ritorno non era più in luogo.

Pochi giorni appresso seppi che stava in un ricovero cittadino.

Mi promisi di fargli visita al più presto.

Sono felice di saperlo al caldo sotto un tetto amico.

Grazie, GESU’, di poterlo RIVEDERE.


Vincenza Bianchi


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