Buona Pasqua da don Giusto e don Nicholas



Cari parrocchiani di Rebbio e Camerlata sono don Giusto, vi saluto anche a nome di don Nicholas e don Saverio che stanno bene.
In questi giorni di purificazione, di dolore, ma di essenzialità stiamo arrivando alla sostanza della vita e della storia, siamo messi a nudo. Sono saltate tante sicurezze, vere o false, anche se non per tutti allo stesso modo. Non c'è tempo per ciò che è secondario, ora, tutto si riduce a poco, all'essenziale. Non c'è nemmeno discontinuità tra ciò che eravamo e ciò che ora siamo, il meglio o il peggio di noi possono essersi  accresciuti. Possiamo essere più forti nell'apertura, oppure ancor più chiusi ed egoisti di prima, le prove, se se ne ha la grazia, aprono prospettive nuove. Nasca da questa prova un mondo sobrio, fraterno, povero, un mondo che vive dell'essenziale, che custodisce e coltiva il creato. Nasca e cresca il mondo delle relazioni fraterne, finisca il mondo del “mio” e cominci e cresca quello del “nostro”. Il “nostro” oggi vuol dire 7 miliardi e mezzo di persone che vivono sulla Terra.
“Ogni uomo è mio fratello”,  diceva Raoul Follerau, apostolo dei lebbrosi.
Vorrei dire due grazie a Dio.
Grazie per le nostre famiglie, dei nostri quartieri, delle nostre parrocchie, grazie perché in questi giorni si può stare insieme, si fa fatica, certo, a stare insieme a lungo, emergono tutti i nostri difetti, i limiti. Mi auguro che emergano anche tanta fantasia e l'affetto di cui siamo capaci. Grazie a Dio per  le nostre famiglie!
Grazie per la vita! In questi giorni sono nati alcuni bambini nelle nostre parrocchie e ricordiamo, sono il segno più bello di speranza per il futuro.
La nostra Italia, vecchia ed ora anche un po' malata, ha un grande bisogno di vita, di vite, di bambini. In questi giorni non se ne parla, ma la risposta al virus è la vita, è la procreazione, è il generare la vita. La risposta al virus è far crescere bene i nostri figli, orientarli al bene comune, farne bambini del mondo, che una volta giovani pensino al plurale, alla collettività.
Il secondo grazie è un grazie per i nonni, fortunatamente pochi i nonni dei nostri quartieri in questi giorni sono partiti; non è stato così per le città e le province di Bergamo e di Brescia ed altri. Grazie per i nonni che per noi sono la memoria, le radici, l'affetto, ma anche la fragilità. Custodiamo i nostri nonni come un bene prezioso, ascoltiamoli, vogliamogli bene.
Tanti auguri di Buona Pasqua a tutti e sappiamo che la vita vince sempre.
Un piccolo consiglio finale: facciamo l'orto! Ne avremmo bisogno, è la terra che ci nutre.
Saluti cari
don Giusto

A tutti Buona Pasqua da don Nicholas, quest’anno è molto strano e in questa Pasqua comunque condividiamo la stessa gioia, la stessa speranza che Gesù risorto ci darà la nuova vita
Auguri a tutti e buon cammino della Pasqua
don Nicholas

Quì è possibile vedere il video ascoltando gli auguri di don giusto e don Nicholas:



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