AVVISI dal 16 al 23 giugno 2024

Dom 16XI Domenica del Tempo Ordinario

- a Rebbio, durante la S. Messa delle ore 10: battesimo di Aurora Marogna.

- in Cattedrale, ore 17.00: mandato missionario a don Angelo Innocenti, fidei donum in partenza per il Mozambico.

Lun 17 – a Minoprio: inizio corso di giardinaggio per i minori e ragazzi accolti.

Mar 18 – a Rebbio, ore 21.00: assemblea US Alebbio per modifiche allo statuto.

Mer 19a Rebbio, cortile di Via Salvadonica 32, ore 21: “CONCERTI D’ESTATE” del “Corpo Musicale di Rebbio”.

Gio 20 – a Rebbio, ore 9.00: colazione in oratorio con Confindustria.

Ven 21 – a Rebbio: arrivo di quattro famiglie afgane tramite i corridoi umanitari. Saranno accolte nella casa di Via Giussani 35.

Sab 22 – a Rebbio: incontro e pranzo con l’Associazione Xapurì di Lentate sul Seveso, che si occupa di solidarietà, pace, commercio equo e solidale, legalità.

- Basilica di S. Carpoforo, ore 21.00: concerto del Coro “Non nobis”, diretto da Franco Benassi. Ingresso libero.

- chiesa di Rebbio, ore 21.00: concerto del “Gruppo vocale Famiglia Sala” organizzato da Frontiere di Pace. I fondi raccolti saranno destinati all’Ucraina.

Dom 23XII Domenica del Tempo Ordinario

- a Camerlata, durante la Messa delle ore 10: battesimo di Xavier Mello Flores.

 

In prospettiva:

Mer 26 – a Rebbio, ore 20.45: Consiglio d’Oratorio di Rebbio e Camerlata.

 

La Comunità pastorale di Rebbio e Camerlata è vicina a Brunetta e ai suoi familiari, condividendo il dolore e la speranza di fronte alla morte della mamma, Rita. Il Signore la ricompensi per la sua lunga esistenza terrena feconda di vita e di bene per la famiglia e per la Chiesa.

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Di questi tempi

    Il tempo climatico, quanto mai incerto, di questa stagione, un tempo estiva, ci richiama all’evidenza l’incertezza che caratterizza il nostro tempo. Quanto mai incerto il domani della società che vediamo avvoltolarsi su sé stessa, senza sapere da che parte prendere; drammaticamente incerto il futuro di un’umanità che sembra autodistruggersi, tra guerre, violenze e trasandatezza. Incerta, e perfino intimorita, la stessa Chiesa, tra qualche sussulto di buona volontà e il progressivo, inesorabile, restringersi dei numeri e delle energie. Ovvio che, in un simile quadro generale, le persone si trovino, a dir poco, disorientate. E che a subirne il danno maggiore siano proprio le nuove generazioni, penalizzate nella loro più grande ricchezza: il futuro, divenuto incerto, anziché prospettiva aperta alla speranza.

    È, da tempo, il tempo di fermarsi più spesso, rientrare in noi stessi – singolarmente, o insieme – e fare un sommario censimento delle tante certezze, o evidenze, che rimangono, pur in questo clima generale di incertezza. La prima certezza è proprio che non possiamo averne per il futuro; sappiamo, inoltre, che le difficoltà di oggi vengono da scelte sbagliate del passato (ad esempio il dissesto del territorio come il disfacimento del tessuto sociale), e dal disimpegno di troppi per il bene comune. Il tempo su cui insistere è, dunque, uno solo: il presente. Il tempo di concentrarci su poche cose, e cercare di farle bene, rinunciando a farne troppe. Il tempo della pazienza e della fiducia. Perseverare nel bene da compiere, man mano lo intravediamo in noi stessi, nelle altre persone, ovunque. Sapendo che ogni passo prepara il successivo e l’incertezza si dischiude, lentamente, alla certezza. «Ci vuole pazienza»: lo diciamo tutti. Anche questa, dunque, è una certezza, un’evidenza da non soffocare con illusioni o rimpianti. Adesso, qui, c’è tutto quello che possiamo fare. E c’è pure Chi ha promesso che sarebbe rimasto con noi: non domani, né ieri, ma adesso, «tutti i giorni» (Mt 28, 20). Uno dopo l’altro.

 d. Saverio

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