AVVISI dal 18 al 26 novembre 2023

 AVVISI

Sab 18 - Teatro Nuovo di Rebbio, ore 21: “Volevo solo danzare” Spettacolo teatrale contro la violenza di genere e correlazioni con i disturbi alimentari.

Dom 19“Giornata mondiale dei poveri”

- a Rebbio, ore 10: S. Messa animata dal Corpo Musicale di Rebbio, in occasione della festa di S. Cecilia; a seguire breve concerto in chiesa e visita al cimitero.

- Teatro Nuovo, ore 15: “XII^ edizione CANTAGIOVANI” organizzato dall'Ist. Comprensivo Como-Rebbio a favore dell'Associaz. lombarda Fibrosi Cistica.

- a Rebbio, ore 19: incontro ministri straordinari della comunione di Rebbio.

Lun 20 – a Rebbio, ore 21: incontro Associazioni di quartiere.

Gio 23 – a Rebbio, ore 20.30: accoglienza del Gruppo Giovani di Lentate.

- a Camerlata, ore 20.45: “In ascolto della Parola”. Secondo appuntamento di preghiera, approfondimento e condivisione, aperto a tutti: Gesù incontra la donna Cananea (Mt 15, 21-28).

Ven 24 – a Camerlata, ore 20.45: incontro dei rappresentanti dei Gruppi e Associazioni che frequentano l’oratorio.

Sab 25 – a Rebbio, ore 14: incontro di preparazione ai battesimi.

- Teatro Nuovo di Rebbio, ore 21: gli “Amici di Zinviè” presentano la Prima del loro nuovo spettacolo “A CHRISTMAS CAROL”. Ridere non ha mai fatto così bene! Spettacoli a sostegno di missioni e orfanotrofi in Africa e India. info e prenotazioni: 3420455265, amicidizinvie@gmail.com - www.terraluceonlus.it

Dom 26a Rebbio, ore 10: S. Messa con la celebrazione di un Battesimo.


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Belle storie

Un’esperienza di Comunione: la sete e l’acqua

Quello che sto per narrarvi non è un “esperimento sociale” o “antropologico”, uno dei tanti che vanno di moda oggi, bensì un’esperienza di Appartenenza, di Dono e di Crescita.

La settimana scorsa un piccolo gruppo di persone si è riunito nelle sale dell’oratorio di Camerlata; questa volta, però, non (solo) con la voglia di ascoltare una catechesi, ma piuttosto con il vivo desiderio di voler sperimentare l’incontro con la Parola; con la volontà di attualizzare e rendere tangibile un momento particolare e intimo, attraverso la condivisione e la testimonianza. L’invito era alla lettura del brano del vangelo in cui Gesù incontra la donna Samaritana (Gv 4,1-30). Un passo ricco e pregnante che alla riflessione (guidata e accompagnata dalla preghiera) ha aperto nuovi orizzonti di comprensione e ha sussurrato in ciascuno pensieri deflagranti i propri limiti e convinzioni. Quanto allora deve essere stato prorompente nella vita della Samaritana il dialogo con Gesù! Da quanti pensieri di prigionie e limitazioni l’avrà liberata l’incontro con Gesù!

Nel dialogo traspare un’intrinseca reciprocità tra bisogno e desiderio (sete ed acqua), all’unisono, per entrambi: il desiderio dell’uno diventava il bisogno dell’altro, instaurando un circuito riverberante di Tenerezza e Fiducia, il cui riflesso non poté non irradiarsi nella vita della Samaritana, aprendola alla testimonianza e alla condivisione di quella Sorgente che appaga la sua sete e alimenta la sua gioia. Con quanto stupore ed emozione avrà vissuto la libertà di riscoprirsi Creatura di Dio mentre correva ad annunciare e a testimoniare alla sua gente l’incontro con Gesù, per poi poter invitare anche loro ad incontrarlo!

Una partecipante


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Dal “Messaggio” del Papa

per la VII GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

«Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7)

1. La Giornata Mondiale dei Poveri, segno fecondo della misericordia del Padre, giunge per la settima volta a sostenere il cammino delle nostre comunità. È un appuntamento che progressivamente la Chiesa sta radicando nella sua pastorale, per scoprire ogni volta di più il contenuto centrale del Vangelo. Ogni giorno siamo impegnati nell’accoglienza dei poveri, eppure non basta. Un fiume di povertà attraversa le nostre città e diventa sempre più grande fino a straripare; quel fiume sembra travolgerci, tanto il grido dei fratelli e delle sorelle che chiedono aiuto, sostegno e solidarietà si alza sempre più forte. …

8. È facile, parlando dei poveri, cadere nella retorica. È una tentazione insidiosa anche quella di fermarsi alle statistiche e ai numeri. I poveri sono persone, hanno volti, storie, cuori e anime. Sono fratelli e sorelle con i loro pregi e difetti, come tutti, ed è importante entrare in una relazione personale con ognuno di loro. Il Libro di Tobia ci insegna la concretezza del nostro agire con e per i poveri. È una questione di giustizia che ci impegna tutti a cercarci e incontrarci reciprocamente, per favorire l’armonia necessaria affinché una comunità possa identificarsi come tale. Interessarsi dei poveri, quindi, non si esaurisce in frettolose elemosine; chiede di ristabilire le giuste relazioni interpersonali che sono state intaccate dalla povertà. In tal modo, “non distogliere lo sguardo dal povero” conduce a ottenere i benefici della misericordia, della carità che dà senso e valore a tutta la vita cristiana.

9. La nostra attenzione verso i poveri sia sempre segnata dal realismo evangelico. La condivisione deve corrispondere alle necessità concrete dell’altro, non a liberarmi del mio superfluo. Anche qui ci vuole discernimento, sotto la guida dello Spirito Santo, per riconoscere le vere esigenze dei fratelli e non le nostre aspirazioni. Ciò di cui sicuramente hanno urgente bisogno è la nostra umanità, il nostro cuore aperto all’amore. Non dimentichiamo: «Siamo chiamati a scoprire Cristo in loro, a prestare ad essi la nostra voce nelle loro cause, ma anche ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro» (EG 198). La fede ci insegna che ogni povero è figlio di Dio e che in lui o in lei è presente Cristo: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40). …

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