Avvisi dal 23 al 30 luglio 2023
Domenica 23 luglio si celebra la terza “Giornata mondiale dei nonni e degli anziani”. Il tema scelto da papa Francesco “Di generazione in generazione la sua misericordia” (Lc 1,50), esprime il legame con la "Giornata mondiale della Gioventù" che avrà luogo a Lisbona dal 1° al 6 agosto 2023.
Mar 25 – a Rebbio, in mattinata: visita del Centro accoglienza di Valbrona.
Mer 26 – ad AgriSenna, ore 19.00: Gruppo Accoglienza.
Presso il bene confiscato alle mafie
di Oltrona S. Mamette in via Tavorella 4
Sabato 22 luglio • dalle ore 18.30: “Grigliata”
Domenica 23 luglio • dalle ore 9.00: “Coltiviamo la collettività”
giornata di formazione e lavoro
AgriSenna
in Collina Ca’ Motta
Sabato 29 luglio 2023 • ore 20
CENA ESTIVA CON I DUMANBASS
Prenotazioni su agrisenna e in ⁶ a Rebbio.
Il ricavato servirà per riparare le serre danneggiate dalla grandine.
Il foglietto degli avvisi è visualizzabile e sempre disponibile,
anche con altri contenuti su Telegram. Portalo in vacanza con te.
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La liturgia della domenica
Il Regno di Dio in parabole e vita
Questa domenica ci verranno proposte ben tre parabole, sempre tratte dal cap. 13 del Vangelo di Matteo, con una parola che ricorre più volte in tutte e tre: regno. Questo termine trova poi una specificazione: il regno dei cieli. Se dovessimo cercare la definizione di questo “regno”, non la troveremmo. Gesù si limita a indicarlo attraverso similitudini: «Il regno dei cieli è simile a…». Le immagini utilizzate sono diverse: seminatore, granellino di senapa, lievito; ma anche: tesoro, mercante e rete (nel vangelo di domenica prossima). Eppure il regno costituisce la premessa dell’annuncio che Gesù è venuto a portarci in obbedienza al Padre. Gesù, infatti, all’inizio della sua predicazione, affermava: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo» (Mc 1, 15). Un “regno” di certo non paragonabile a quelli che hanno dominato la storia umana, come ebbe a dire Gesù stesso: «Il mio regno non è di questo mondo» (Gv 18,36).
Non possiamo, perciò, essere noi a dare una definizione; tuttavia possiamo fare alcune considerazioni per aiutarci a riflettere. 1) Se il regno di Dio è «vicino», significa che è già in qualche modo fra noi ma non ancora in modo compiuto e definitivo; 2) Il Regno di Dio non è una prospettiva puramente consolatoria che rinvia all’“al di là” ma implica una presenza e un’azione di Dio nella realtà quotidiana; 3) «Le beatitudini mostrano il punto di vista di Dio. Solo da qui si può vedere che il regno sta arrivando» (O. Campana). Tocca allora a ciascuno di noi, singolarmente e come comunità, essere “facilitatori” dell’avvento del Regno, portando nell’oggi, con la speranza che viene dalla risurrezione di Cristo, il necessario cambiamento della mentalità e delle strutture di questo mondo, «perché Dio vuole la negazione attiva di un presente di peccato e l’affermazione operativa di un futuro che si avvicina vieppiù alle esigenze del Regno di Dio» (I. Ellacuria).
Alfredo Pozzi
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