Mer 17 – a Rebbio, ore 18: Gruppo Accoglienza.
– a Rebbio, ore 21: incontro per “Rebbio in festa”.
Gio 18 – a Rebbio, ore 21: “Non ci credo che non ci credi” - TAVOLA ROTONDA in preparazione all’ordinazione di don Roberto Stimamiglio, aperta ai GIOVANI e quanti sono interessati. Con don Roberto e don Michele Pitino.
Ven 19 – a Rebbio, ore 18: Riflessione e preghiera per il lavoro (vedi all’interno).
Sab 20 e Dom 21 – a Rebbio, prima e dopo le Sante Messe: “banco vendita” organizzato dal Gruppo Chierichetti a favore dei lavori di restauro della chiesa.
Dom 21 – Ascensione del Signore
- a Camerlata, ore 10: S, Messa con il Battesimo di Federico e Leonardo.
- a Rebbio, ore 10: S. Messa con gli Alpini e il Coro Voltiano.
- AgriSenna, ore 12.30: pranzo e musica, con Andrea Parodi.
ROSARIO DEL MESE DI MAGGIO 2023 La recita del S. Rosario è alle ore 20.30, salvo diversa indicazione. |
Lunedì 15 | via P. Paoli 25 |
Martedì 16 | Scuola dell’Infanzia di via Lissi |
Mercoledì 17 | via Parrocchiale 7 (Lissi) - via Guido da Como - Via Gobbi 4 |
Giovedì 18 | Grotta Oratorio di Rebbio; segue “Tavola rotonda Giovani” |
Venerdì 19 | In chiesa a Rebbio: ore 20.45 Veglia di preghiera per il lavoro |
Trasformiamo il futuro!
Costruiamo assieme un mondo più umano
PERUGIASSISI Marcia della pace e della fraternità
Domenica 21 maggio 2023 – www.perlapace.it
Domenica 21 maggio il Centro culturale islamico turco "DITIB COMO" invita le comunità parrocchiali a una kermesse di beneficenza, dalle ore 11 alle ore 21 presso la loro sede, via Marco Cumano 7 a Como.
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Il prete che vorrei
… e quello che già c’è
Quando ho letto “Il prete che vorrei”, mi sono detta: «Ecco l’occasione per sottolineare difetti e mancanze, da cui, come succede per tutti, non sono esenti nemmeno i preti!». La domanda mi ha portato, invece, a far emergere tutto il bello e il buono che ho visto nella vita dei preti che si sono succeduti in parrocchia o che ho incontrato negli anni del “lavoro” in diocesi.
Il prete che vorrei… È l’umiltà del prete anziano che ogni volta che mi incontrava, diceva: «Una preghiera per un grande peccatore che solo io conosco…». È il coraggio del parroco che mi ha battezzato, sacerdote-partigiano, condannato al confino negli anni bui della dittatura fascista. È l’intraprendenza del prevosto che ha rimesso in piedi oratori, teatri e case parrocchiali. È la fede dell’amico che, nel letto d’ospedale, ha offerto tutta la sua sofferenza per la nostra diocesi. È l’amicizia bella che i preti di CL sanno coltivare. È la semplicità del biblista e del teologo che spezzano la Parola e i documenti del Magistero e indagano la Tradizione della Chiesa. È la curiosità intellettuale di chi, avanti negli anni, continua a informarsi e ad aggiornarsi. È l’empatia di un caro amico valtellinese che ha lasciato il ministero. È lo slancio missionario di chi parte come fidei donum verso luoghi lontani. È la pazienza del parroco che, per anni, vive nella stessa comunità parrocchiale, condividendo gioie e dolori di quella parte di Chiesa.
È Francesco d’Assisi a sottolineare la caratteristica unica del prete che vorrei: «[Dobbiamo] usare reverenza verso i chierici, non tanto per loro stessi, se sono peccatori, ma per l’ufficio e l’amministrazione del santissimo Corpo e Sangue di Cristo che sacrificano sull’altare e ricevono e amministrano agli altri. E siamo tutti fermamente convinti che nessuno può essere salvato se non per mezzo delle sante parole e del sangue del Signore nostro Gesù Cristo, che i chierici, pronunciano, annunciano e amministrano». Allora, il prete che vorrei è già tra noi.
Antonella Sala
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