AVVISI dal 12 al 19 febbraio 2023

 AVVISI dal 12 al 19 febbraio 2023

Mar 14 – a Rebbio, ore 20.30: incontro catechisti per preparazione Via Crucis.

Mer 15 – a Rebbio, ore 18: Gruppo Accoglienza.

Gio 16 – a Rebbio, ore 15: incontro Gruppo Anziani con tombola e apericena.

Ven 17 – Sala Ipogea di Morbegno, ore 20.45: "I media come luoghi e tempi di annuncio ai giovani" incontro con Pier Cesare Rivoltella, promosso dalla Pastorale giovanile. Possibilità di collegamento online.

- Teatro Nuovo, ore 21: Coro Asylum “GOSPEL & MORE in concerto”. Ingresso con donazione libera a favore della Parrocchia di Rebbio e di Como Accoglie.

Da sab 18 a mar 21 - Pellegrinaggio “Uomini di Lourdes”.

Sab 18online, ore 21: incontro diocesano del vescovo Oscar con le coppie in cammino verso il matrimonio cristiano.

Dom 19 – chiesa di Rebbio, ore 11: “Le 8 Stagioni” di Antonio Vivaldi e Astor Piazzolla. Ensemble strumentale “Giulio Rusconi” con Piercarlo Sacco e Gilberto Pereyra. Offerta libera a favore del Coordinamento Aiuti Ucraina.

 

In prospettiva:

22 febbraio “Mercoledì delle Ceneri - inizio della Quaresima”

- S. Messa con imposizione delle ceneri: a Camerlata ore 20.30;

a Rebbio ore 8.30 – 17.00 – 20.30.

 

Progetto Baobab, Oratorio Rebbio, CAG Oasi organizzano

REBBIOVALE

Sabato 18 febbraio 2023

Sfilata di carnevale

con giochi – premiazione maschere – merenda insieme

dalle 14.30 alle 17.00 - Parco Negretti

 C’è ancora fede, oggi?

A proposito di “luce del mondo…”

      «Voi siete la luce del mondo […] Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli»: così dice Gesù (Mt 5,14.16). Ma noi cristiani siamo ancora oggi la luce del mondo o abbiamo paura di affermarci cristiani e proclamare il nostro credo e il nostro impegno?

     Quando ero bambino vedevo - non solo in casa ma ovunque - i simboli del nostro essere cristiani; le chiese sempre aperte con quasi sempre un prete a disposizione per confessarsi (a volte c’era un campanello con un codice tipo morse) o anche solo per parlare; il crocifisso nell’aula di scuola, e il maestro delle elementari che faceva iniziare la giornata con la preghiera. Anche al liceo l’ora di religione era tenuta da un prete con cui si creava un legame particolare, al di là della scuola, tanto da organizzare con lui incontri o attività di servizio, magari per andare in un oratorio a far giocare i bambini. Non avevo disagio a farmi il segno di croce passando davanti a una chiesa, anche se lo zio socialista mi prendeva in giro. Il matrimonio in chiesa era la normalità.

Come può vedere oggi la luce di Cristo un ragazzo? Il più delle volte non la vede perché il nostro mondo sembra vergognarsi della luce della fede e la nasconde sotto il “moggio”. A scuola, l’insegnante non fa più recitare la preghiera e toglie il crocifisso perché “disturberebbe” i bambini di altre religioni. In questo ambito, un bambino, anche se da piccolo a casa gli hanno insegnato la religiosità, si sente un “diverso” a professarla, viene preso in giro dai compagni e, da ragazzo, teme di apparire un debole verso le ragazze di oggi.

      Come potrebbe cambiare tutto ciò? Riportando la lampada all’aperto. Ma questo lo dobbiamo fare tutti, laici e preti. L’amore verso il prossimo, l’attenzione agli altri, l’accettazione degli umili e dei diversi deve essere presentata come conseguenza di quell’amore del Padre per tutti i suoi figli che Cristo ci ha donato. Si potrà riportare la fede nei giovani di oggi professandola senza paure e mostrando come da essa derivino amore, attenzione e generosità.

Vittorio Gabaglio

------------------------------

TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA

Le parole del Vescovo Oscar

L’impegno di Caritas Como

«Le immagini e le testimonianze di distruzione e dolore che ci arrivano da Turchia e Siria ci disorientano e feriscono profondamente. La catastrofe umanitaria causata dal terremoto amplifica le sofferenze di territori messi già duramente alla prova da anni di guerra, terrorismo e migrazioni forzate. In questo momento ci sentiamo chiamati e invitati personalmente ad aiutare queste popolazioni con la vicinanza del cordoglio, la consolazione della preghiera e l’aiuto concreto». Queste le parole del Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, di fronte alla tragedia del sisma nella regione anatolica. «Il confratello vescovo Paolo Bizzetti, vicario apostolico in Anatolia e presidente di Caritas Turchia - aggiunge il cardinale - ha comunicato che c’è bisogno di tutto e le loro stesse strutture sono state danneggiate, mentre Caritas Siria e Custodia di Terra Santa stanno offrendo accoglienza e sostegno in un contesto difficilissimo».

La Conferenza episcopale italiana ha inviato 500mila euro da fondi dell’Otto per Mille per affrontare l’emergenza, «confidando che la solidarietà internazionale si metta subito in moto»; questo l’auspicio del presidente della CEI, cardinale Matteo Zuppi. Caritas Italiana, oltre ad aver attivato una raccolta fondi, ha inviato due operatori a Istanbul per affiancare le Caritas locali nella gestione dell’urgenza. «La nostra Caritas diocesana - conclude il vescovo Oscar - si è subito messa in dialogo con Caritas Italiana per dare sostegno alle iniziative che saranno proposte».

È possibile fin da ora partecipare alla raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal devastante sisma. «Tutte le offerte raccolte - spiegano da Caritas Como - saranno gestite in collaborazione e in sinergia con Caritas Italiana e Caritas internazionale».

Per donazioni via bonifico:

intestazione:

Caritas Diocesana di Como - c/c bancario presso Banca Popolare Etica

IBAN: IT71Q0501810800000017211707

Causale: Terremoto Turchia e Siria 2023


Commenti

Post popolari in questo blog

60° compleanno don Giusto - a cura di "quelli del '61

AVVISI dal 24 al 31 marzo 2024

AVVISI dal 24 al 31 dicembre 2023