AVVISI dal 21 al 29 ottobre 2023

 AVVISI

Sab 21 – a Prestino, ore 20.45: “Veglia missionaria” dei vicariati città di Como.

Dom 22“Giornata Missionaria Mondiale”

- a Camerlata, ore 10: S. Messa con ricordo degli anniversari di matrimonio.

- a Rebbio, ore 10: S. Messa con i bambini della Scuola dell’Infanzia di Via Lissi; “Rito di ingresso nel Discepolato” del Gruppo Discepolato 1.

- a Camerlata, ore 14.30: ASSEMBLEA della COMUNITÀ PASTORALE DI REBBIO E CAMERLATA (seconda parte). L’incontro è aperto a tutti.

Mar 23 – a Rebbio, ore 21: incontro Coordinamento Aiuti Ucraina.

Gio 26 – a Rebbio, ore 15: incontro Gruppo Anziani.

- Teatro Nuovo, ore 21: “Amore che dai…”- Sulutumana, Andrea Parodi e altri cantano Fabrizio De André. Ricavato destinato ad AIDO e Progetto Accoglienza.

Ven 27 – a Rebbio, ore 18: Gruppo Accoglienza.

- a Rebbio, ore 20.30: Primo incontro per i genitori che desiderano iniziare il percorso di catechesi con i loro bambini (1° elementare).

Sab 28 – a Rebbio: visita dell’Associazione svizzera “Au pays des merveilles”, che sostiene i progetti di accoglienza della parrocchia.

 - Teatro Nuovo di Rebbio, ore 21: “Come un colibrì…” spettacolo in occasione del ventennale compagnia teatrale IBUKA AMIZERO. Ingresso a offerta libera.

Dom 29 – a Rebbio, ore 10: S. Messa con la celebrazione dei Battesimi.

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Associazione Asylum

A CENA CON LA SOLIDARIETÀ,

INSIEME PER IL QUARTIERE DEL FUTURO.

Parte del ricavato sarà devoluto al progetto “Tessere relazioni di cura”.

Venerdì 27 ottobre ore 20.00

presso Sala Polifunzionale San Fermo della Battaglia

Per info e iscrizioni: asylum@asilocamerlata.it 3471001345 - 3351621007

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Giornata missionaria mondiale

Una missione per tutti

   La “Giornata missionaria mondiale” nacque quasi cento anni fa, nel 1926, in risposta all’enciclica Rerum Ecclesiae di Pio XI. Il papa affermava come l’impegno per la diffusione del Vangelo non doveva gravare solo sugli Istituti missionari nati nell’Ottocento (ad esempio, i due che abbiamo vicino a noi, i Comboniani e i Saveriani) ma andava considerato una delle “cose” (rerum, in latino), ossia delle attività, essenziali alla Chiesa. Come tale, doveva coinvolgere tutta la comunità cristiana. Di qui l’impegno di ogni cristiano ad accompagnare l’opera dei missionari con la preghiera e il sostegno economico, nonché a promuovere una maggiore sensibilizzazione all’apertura universale della Chiesa.

    Quando il medesimo Pio XI, a san Francesco Saverio - eroico missionario che, nel Cinquecento, si era consumato in un’instancabile azione missionaria tra Indonesia e Giappone, per morire stremato alle soglie della Cina – affiancò, come patrona delle missioni, santa Teresina di Lisieux (la quale, invece, aveva passato tutta la sua breve vita chiusa in un monastero), apparve chiaro come si possa essere missionari anche senza attraversare continenti o solcare oceani. Unendo la propria vita, con le sue difficoltà e sofferenze, le preghiere e le attività quotidiane, all’opera di chi parte per annunciare il Vangelo, in opere e parole.

    Del resto, se nella prima metà del secolo scorso si pensava ancora alla missione come a una progressiva “conquista” del mondo “non cristiano” alla fede, non occorse troppo tempo per accorgersi che le stesse popolazioni tradizionalmente cristiane, come le nostre, non lo erano più. La missione, dunque, doveva ricominciare da capo, risvegliando in ogni battezzato la consapevolezza del Dono ricevuto e il desiderio di conoscere e vivere la novità del Vangelo.

La missione, dunque, riguardava – e riguarda – tutti, in tutti i sensi.

d. Saverio

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PREGHIERA PER LA PACE

Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!

Abbiamo provato tante volte e per tanti anni

a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze

e anche con le nostre armi;

tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato;

tante vite spezzate; tante speranze seppellite…

Ma i nostri sforzi sono stati vani.

Ora, Signore, aiutaci Tu!

Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace.

Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire:

“mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”.

Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti

per costruire la pace.

Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore

che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli,

donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace;

donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli

che incontriamo sul nostro cammino.

Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei popoli

che chiedono di trasformare le armi in strumenti di pace,

le paure in fiducia e le tensioni in perdono.

Tieni accesa in noi la fiamma della speranza

per compiere con paziente perseveranza

scelte di dialogo e di riconciliazione,

perché vinca finalmente la pace.

E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole:

divisione, odio, guerra!

Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti,

perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”,

e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam!

Amen.

(Papa Francesco)






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