Lettera a Espansione TV
In questi giorni su vari media di Como si è parlato della nostra parrocchia e del nostro quartiere con argomenti che certamente meritavano un approccio diverso.
In seguito a tutto ciò, questa sera su Espansione Tv nel corso del programma ComoZero se ne parlerà ancora.
Siamo stati invitati a partecipare come parrocchia , ma fatte le dovute considerazioni, abbiamo preferito non esserci.
Di seguito la lettera che Filippo Roncoroni, responsabile laico del Consiglio Pastorale ha inviato all'emittente per spiegarne il motivo.
Egregio signor Direttore di ETV Davide Cantoni
Egregio sig. Emanuele Caso
Con la presente mi sento di esprimere il pensiero mio e dei
pochi parrocchiani che ho potuto contattare per rispondere all’invito alla
partecipazione al programma di questa sera sulla vostra emittente incentrato sul
quartiere di Rebbio, invito che non mi sento di poter accettare.
Il tema mi sembra mal posto fin dal l’inizio, si parla
infatti nei vostri precedenti servizi di
“malumori, defezioni e riduzione di attività ufficiali nella parrocchia di
Rebbio” senza una accurata analisi a dimostrazione di questa tesi.
Mi sembra poi che, considerata la modalità di svolgimento
del vostro programma COMOZERO, che mette a confronto o meglio in opposizione
pensieri diversi senza scendere nel dettaglio dell’analisi della questione non
porti ad avere risultati utili per la comunità ed il sereno confronto.
In fine , ed è il motivo prevalente per cui non partecipo,
credo che le questioni riguardanti una comunità parrocchiale ed il quartiere
vadano affrontate faccia a faccia, direttamente sul territorio, secondo le
modalità assembleari, con le persone direttamente coinvolte dagli eventuali
problemi, cosa che per quanto riguarda la parrocchia verrà anche affrontata in
occasione di un prossimo consiglio pastorale di cui sono il responsabile laico.
L’idea di affidarsi a interviste, facebook e altri media
senza interloquire faccia a faccia, senza poter disporre di dati e fatti
precisi, ritengo possa distorcere facilmente l’informazione e la comunicazione.
Le porte della nostra chiesa, dell’oratorio e dei nostri
spazi sono sempre aperte.
Lo sanno bene i molti gruppi, le associazioni e le persone che giornalmente li utilizzano per il loro lavoro e le loro attività.
Lo sanno bene i molti gruppi, le associazioni e le persone che giornalmente li utilizzano per il loro lavoro e le loro attività.
Mi piacerebbe che fuori rimanessero pregiudizi e preconcetti
che di bene certamente non ne hanno mai portato.
Como, 17-03-2017
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