Lettera a Salvini da un Comboniano: IN NOME DI QUALE VANGELO?
di seguito pubblichiamo la lettera scritta da Teresino Serra, ex generale dei comboniani, al Ministro degli Interni Matteo Salvini
IN NOME DI
QUALE VANGELO?
Teresino Serra, ex generale dei comboniani, scrive al
ministro dell'interno e ai suoi elettori. “Molti preti la pensano come te. Sono
preti che seguono il tuo vangelo, non quello di Cristo, loro maestro. Anche i
preti dimenticano che sono stati chiamati per essere pescatori di uomini e
donne”.
di Teresino Serra
Permettimi di
darti del tu, come faccio con Dio. Ho letto sui giornali che vorresti che il
tuo partito governasse per 30 anni. Hai appena iniziato e già sogni una
dittatura! Per ora non hai governato. Hai urlato slogan e parole che la tua
gente vuole ascoltare. Hai solo pensato a come sbarazzarti di quei condannati
che scappano dalla morte in cerca di vita.
Diciamo subito
che la morte dei migranti è un omicidio collettivo: tutti uccidono e nessuno si
sente colpevole. Vari governi europei hanno contribuito a questo omicidio
collettivo. Anche quell’Italia che credi di governare.
E su quel
vangelo, che hai tenuto in mano per la foto, l’altro Matteo, l’evangelista
vero, al capitolo 5, ha scritto: «Non uccidere e non insultare tuo fratello».
Onorevole Salvini, governare è ascoltare tutti e tutte, perché, come ministro,
rappresenti tutti e tutte. Il vero governatore non ascolta solo le canzonette
che piacciono a lui. Ascolta tutti per cercare, nella verità, il bene del
popolo.
TALENTI
Salvini, tu sei
molto intelligente. L’intelligenza è un talento. E sempre su quel vangelo, che
hai tenuto in mano per la foto, c’è scritto di non sprecare i talenti. Chi usa
male l’intelligenza si mette nel cammino di fare male il bene e bene il male.
Sei intelligente e non sei ignorante, ma fai finta di essere ignorante. Sai le
cose, sei informato ma è meglio fare l’ignorante, nascondere la verità dei
fatti per avere qualche applauso in più dalla platea.
Nascondendo la
verità, continui a farti grande e importante usando una tragedia umana a tuo
vantaggio. È più facile ricevere applausi e fare dei selfie al
palio di Siena, mentre decine di migranti annegano nel cimitero mediterraneo.
Le cose le sai ma non le dici per non perdere consensi. Mascherare la verità è
tentare di prendere in giro il tuo popolo. Anche molti preti la pensano come
te. Sono preti che seguono il tuo vangelo, non quello di Cristo, loro maestro.
Anche i preti dimenticano che sono stati chiamati per essere pescatori di
uomini e donne.
Nel Mediterraneo
c’è tanto lavoro solo nel tentare di pescare uomini, donne, bambini, poveri
cristi di tutte le razze e colori. È più facile predicare quel vangelo dolce
che, col tempo, addormenta i cuori e avvelena le menti con l’indifferenza. È
proprio vero che il diavolo è tornato tra noi travestito da politico e da
prete.
NON
SBAGLIARE BERSAGLIO
Sono d’accordo
con te sul bloccare le navi. Ma, attenzione: non le navi di quei disgraziati
che rischiano la vita cercando la vita. Blocca quelle navi che attraversano le
nostre acque con carichi di armi o di droghe. Salvini, blocca le armi che
uccidono o che creano masse di migranti. Blocca anche le navi o gli aerei con carichi
di ricchezze, come il coltan, frutto di sudore di gente
schiavizzata in Africa.
Ho letto che vuoi
pulire le strade italiane. Sono d’accordo con te. Pulisci bene e tutto. Vai per
le strade di notte, come faceva un certo Don Benzi, e guarda le nuove schiave…
Metti in prigione tutte quelle persone che cercano sesso schiavizzando
centinaia di ragazze straniere. Metti in galera chi si arricchisce con le
lacrime e le sofferenze delle nuove schiave.
Hai sempre detto: aiutiamoli nel loro paese. Sono
d’accordo con te: comincia con una politica tutta tua, contro le guerre in
Africa e in ogni angolo della terra. Controlla la vendita di armi. Ritira tutte
le nostre truppe da quei mattatoi creati da motivi e alleanze fasulle o
sbagliate.
Lo sai bene che
le nostre missioni di pace hanno allungato le guerre. Sono d’accordo con te che
tutte le nazioni europee devono aiutare. Aiutare, non escludere o perseguitare.
Soprattutto quelle nazioni che col colonialismo, di ogni tempo e di ogni forma,
hanno incatenato terre meravigliose.
IL COLOR
NERO
Mi sembra che sia
il colore nero a dare fastidio. In un dialogo tra studenti, tempo fa, uno buttò
là una domanda ai suoi compagni: «Come mai certi politici hanno paura di chi
arriva con i gommoni, in maggior parte con pelle scura, e non si spaventano di quei
popoli con gli occhi a mandorla, che arrivano in silenzio, comprano in
silenzio, vendono in silenzio, occupano in silenzio, vivono isolati in silenzio
e conquistano territori in silenzio? Perché sono da preferire loro a quei
poveracci che aspettano un documento o un lavoro umile per poter vivere?».
Forse la risposta, come sempre, è: “ Benvenuto tra noi chi ha soldi”!
ANCORA
QUALCHE PAROLA
È estate e so che
ti piace il mare. Onorevole, attenzione quando nuoti: potresti scontrarti con
il corpicino di qualche bambino che non è riuscito ad arrivare sulle nostre
coste, annegando nelle nostre acque. E quando mangi pesce, rifletti. Come ci
diceva un pescatore siciliano, prima di mangiare quel pesce è bene pensare con
che cibo si è ingrassato nelle acque mediterranee.
E dopo le tue
vacanze, fatti un bel giretto e visita i veri campi dei profughi non lontani
dall’Italia o dai “cavalieri di Malta”; visita anche gli schiavi nascosti in
America Latina; oppure gli schiavi che in Repubblica democratica del Congo
scavano ore e ore per trovare il preziosissimo coltan, elemento
necessario anche per i cellulari.
Salvini, ancora
non abbiamo sentito una proposta soddisfacente sui veri problemi dell’Italia.
Comincia a fare politica, comincia a preoccuparti dei veri problemi dell’Italia,
quell’Italia per la quale, 150 anni fa, veri politici e patrioti, uomini e
donne, hanno lottato e dato la vita per vederla unita. I problemi non sono solo
i migranti. Sono anche la mafia e le sue ramificazioni, e lo sai. Sono la
corruzione e i ladri che svuotano gentilmente le tasche degli italiani, e lo
sai. Sono anche le evasioni fiscali.
Tu queste cose le sai più di me e le hai anche dette. Parlane ancora e
agisci. Gli italiani aspettano. Sii italiano vero. Vorrei che gli italiani ti
ricordassero nella storia non perché hai chiuso i porti, non perché hai fermato
navi cariche di essere umani, ma perché hai fatto il vero politico, analizzando
la realtà, ascoltando tutti e promuovendo un piano italiano ed europeo, che
affronti i veri problemi e dia speranza a un popolo stanco di sentire gli
stessi slogan cantati con diversa musica.
Nella foto qui sopra, l'ex generale comboniano, Teresino Serra.
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